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Perchè sottoporsi ad Ecodoppler o Ecocolordoppler? Quali sono le principali differenze tra i due esami?

Troverete di seguito tutte le informazioni su come i due esami vengano eseguiti e quando possono rivelarsi un utile strumento di diagnosi.

Cosa sono l’Ecodoppler e l’Ecocolordoppler?

Uno degli esami più frequentemente eseguiti per lo studio dei vasi sanguigni è l’ecografia Doppler, più semplicemente conosciuta come Ecodoppler ed Ecocolordoppler.

L’Ecodoppler e l’Ecocolordoppler sono esami rapidi e molto utili per ricevere informazioni precise sulla morfologia e funzionalità dei vasi sanguigni e del cuore. Ci permettono di studiare la circolazione arteriosa e venosa e di valutare lo stato dei vasi sanguigni e del flusso di sangue presente al loro interno.

Come funzionano l’Ecodoppler e l’Ecocolordoppler?

Capiamo adesso in che modo funzionino questi due esami e cosa sia, in parole semplici, l’effetto Doppler da cui prendono il nome.

Come ci suggeriscono le parole stesse, l’Ecodoppler e l’Ecocolordoppler sono ecografie che utilizzano l’effetto Doppler.
L’effetto Doppler è quel fenomeno fisico per cui la frequenza di un’onda che incontra una struttura in movimento subisce una variazione direttamente proporzionale alla velocità del movimento stesso.
Gli apparecchi doppler, quindi, paragonano tra loro le frequenze e ne misurano la differenza da cui è possibile risalire alla velocità del sangue.

Quali sono le principali differenze?

Passiamo ad un punto fondamentale, ovvero delineare le principali differenze tra questi due esami apparentemente identici e valutarne caratteristiche e peculiarità.

L’Ecodoppler è un esame non invasivo ed esente da rischi, quindi facilmente ripetibile, appartenente alla branca della diagnostica per immagini, attraverso il quale è possibile visualizzare immagini ad alta definizione del cuore e dei principali vasi sanguigni ed analizzarne la funzionalità ed il flusso ematico.

L’Ecocolordoppler è un’evoluzione dell’Ecodoppler ed è un esame particolarmente indicato per l’analisi delle strutture vascolari.
Infatti, rispetto al precedente esame, l’Ecocolordoppler produce immagini a colori che consentono di studiare in maniera più precisa ed approfondita lo stato del flusso sanguigno e del cuore.
Per questo motivo, tra i due esami, è il più utilizzato e quello di cui andremo a trattare.

Come viene eseguito l’Ecocolordoppler?

La modalità di esecuzione dell’Ecocolordoppler è molto semplice, ma andiamo di seguito a trattarne più nello specifico.

Al pari della normale ecografia, l’Ecocolordoppler è un esame rapido, della durata variabile di 15-30 minuti, e viene sempre eseguito da personale tecnico-medico mediante una sonda, posta esternamente sulla cute.
Le immagini riprodotte consentono di ottenere informazioni sia morfologiche che funzionali sui vasi sanguigni analizzabili evidenziando patologie, sia su adulti che su bambini, che col tempo potrebbero diventare gravi o invalidanti.
Mentre l’Ecodoppler restituisce sul monitor immagini bidimensionali in bianco e nero, nel caso dell’Ecocolordoppler queste immagini sono a colori: convenzionalmente si utilizza il rosso per le arterie e il blu per le vene.

Quando eseguire un Ecocolordoppler?

L’Ecocolordoppler può essere un ottimo strumento di diagnosi e monitoraggio di diverse patologie. Analizziamo insieme i casi più significativi.

L’Ecocolordoppler è indicato per la diagnosi di malattie arteriose e venose e per monitorare lo stato di salute di soggetti particolarmente a rischio per malattie cardiovascolari (fumatori, diabetici, soggetti affetti da ipertensione arteriosa o ipercolesterolemia).

Vediamo insieme quali sono gli esami eseguibili e a cosa servono:

– Ecocolordoppler degli arti superiori ed inferiori: valuta la funzionalità delle vene delle braccia e delle gambe, e l’eventuale presenza di ostruzioni. Inoltre, consente di esaminare la direzione del flusso ematico;

– Ecocolordoppler delle arterie carotidee: evidenzia la presenza di restringimenti che fanno arrivare meno sangue al cervello e di eventuali “incrostazioni” sulle pareti interne delle carotidi, che potrebbero ostruirle o addirittura rilasciare piccoli frammenti i quali, diretti verso il cervello, causerebbero ictus cerebrali o attacchi ischemici transitori;

– Ecocolordoppler del cuore: valuta la struttura del cuore, controlla il funzionamento complessivo delle valvole cardiache e riproduce il flusso del sangue;

– Ecocolordoppler della ghiandola tiroidea: studia l’irrorazione sanguigna del tessuto ghiandolare e degli eventuali noduli presenti;

– Ecocolordoppler del testicolo: individua la dilatazione dei vasi sanguigni che può essere causa di una infertilità curabile.

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